Italia: maxi-sequestro di monete false da 1 e 2 euro made in Cina 2014.

Napoli, sequestrato un container carico di monete da 1 e 2 euro, nascoste in barre di ferro per cantieri edilizi, provenienti da Shanghai (Cina). Le monete perfettamente contraffatte erano destinate al mercato europeo. L’operazione denominata “Shanghai money” condotta dal comando carabinieri antifalsificazione monetaria, insieme ai comandi provinciali di Palermo, Napoli, Salerno e Cosenza, ha fatto recuperare 306.000 monete contenuti in 306 tubi di metallo da mille euro, per un valore di 556.000 euro. All’operazione hanno collaborato, anche gli agenti dell’Europol e gli investigatori dell’Olaf, esperti nel contrasto alle frodi valutarie. Le monete sequestrate erano impossibili da distinguere, a occhio nudo, perché molto identiche a quelle vere, anche le macchinette potevano essere ingannate date le caratteristiche di magnetismo come quelle vere (da notare che la differenza di peso tra la moneta vera e la falsa è di soli 0.0006 grammi in meno per quella falsa). I disegni raffigurati erano quelli degli stati della Finlandia, Italia e Germania. Le monete sono state realizzate con la più elaborata tecnica della modellazione a mano con apposite matrici e non come succede nel maggiore dei casi attraverso il bagno galvanico per elettroerosione dei coni. L’intento dell’organizzazione è di realizzare una produzione a ciclo continuo.

I militari dell’Arma hanno eseguito 12 fermi giudiziari: 5 cinesi, un ghanese, un nigeriano e cinque italiani. Tutta l’operazione è partita dopo un sequestro avvenuto ad aprile a Palermo, di 23.000 monete contraffatte. La zecca clandestina dove risiede il capo della banda (tuttora a piede libero), situata nei pressi Shangai è ancora operativa e continua a produrre monete, non esistono infatti, con la Cina rogatorie internazionali in grado di fermare i malviventi che vi operano, anche se le autorità cinesi nel 2000 a Palermo, hanno firmato un trattato di collaborazione internazionale. Ora spetta alla Cina il compito di collaborare e bloccare questo traffico.

Non è il primo caso di monete provenienti dalla cina.