La storia dell’EURO

La moneta unica europea risale al Trattato di Roma, firmato nel 1957 da Italia, Belgio, Francia, Germania federale, Lussemburgo e Olanda che sanciva la trasformazione della vecchia Ceca (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) in Cee (Comunità economica europea).
Nel 1979 per la prima volta i cittadini della Comunità, cui nel frattempo si sono aggiunti Danimarca, Irlanda e Gran Bretagna eleggono il Parlamento europeo. Negli anni 80, aderiscono poi Grecia, Spagna e Portogallo e i paesi membri diventano dodici. Austria, Finlandia e Svezia entreranno nel 1995 a far parte di quella che, nel frattempo, è divenuta l’Unione europea.
Di seguito elencheremo alcune delle tappe più significative per la nascita dell’euro.
17 febbraio 1986 Atto Unico Europeo. I dodici paesi firmatari si impegnano a creare un mercato effettivamente unificato entro la fine del 1992 e a cooperare in politica estera.
7 febbraio 1992 Firmato a Maastricht il Trattato sull’Unione europea. Viene istituita l’Ue. I Paesi membri si impegnano a istituire un’unione economica e monetaria con una moneta unica e stabile e ad attuare una politica comune per la sicurezza.
1° luglio 1990 Parte la prima fase dell’unificazione monetaria. All’interno dell’Unione europea cadono le barriere alla libera circolazione dei capitali.
1° novembre 1993 Il trattato di Maastricht entra in vigore
1° gennaio 1994 E’ la seconda fase dell’unificazione monetaria, nella quale viene costituito l’Istituto monetario europeo, predecessore dell’attuale Banca centrale europea. Vengono posti limiti ai bilanci degli Stati membri dell’Unione: divieto di finanziamento al settore pubblico da parte delle banche centrali; divieto di accesso privilegiato del settore pubblico al credito; impegno ad evitare disavanzi pubblici eccessivi.
2 maggio del 1998 – Il Consiglio dell’Unione europea stabilisce quali Stati parteciperanno, fin dall’inizio, alla Moneta Unica.
1° giugno 1998 Costituzione della Banca centrale europea (Bce)
1° gennaio 1999 Via alla terza e ultima fase dell’unificazione monetaria. Sono fissati i tassi irrevocabili di conversione delle undici valute partecipanti. Da questo momento i cambi tra le varie monete europee, e tra queste e l’euro, sono fissi. L’euro diventa moneta “virtuale” degli Stati membri, le singole valute (come la lira) ne rappresentano l’espressione nazionale. Le competenze di politica monetaria vengono trasferite all’Eurosistema, ossia alla Banca centrale europea e alle banche centrali nazionali.
1° gennaio 2001 La Grecia entra a far parte dell’Unione monetaria europea. Gli Stati che hanno adottato la moneta unica diventano dodici.

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